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Pancarrè, la copertura con alcol etilico è pericolosa per la salute? Finalmente la verità

Il pancarrè confezionato spesso arriva sulle nostre tavole con una pellicola invisibile di alcol etilico che serve a mantenerlo fresco più a lungo. Ma è davvero una cosa da temere?

Il pancarrè è uno di quegli alimenti che ha conquistato un posto fisso nelle nostre dispense e nei nostri cuori. Morbido, soffice, perfetto per un toast, un tramezzino o anche solo per una merenda veloce, e si conserva a lungo. Se ti è capitato di comprarlo sicuramente sarà capitato anche a te di aprire la confezione e storcere il naso chiedendoti “ma questo odore di alcol è normale?”.

Pancarrè, la copertura con alcol etilico è pericolosa per la salute? Finalmente la verità-Royalfarm.it

In effetti, il pancarrè confezionato viene spesso trattato con alcol etilico, una sostanza che ovviamente fa storcere il naso a più di qualcuno. È pericoloso per la salute? O è solo un modo un po’ particolare che l’industria alimentare ha trovato per farci mangiare il pane senza muffe e senza fretta? Prima di saltare a conclusioni o di fare la corsa dal panettiere più vicino, vale la pena capire bene cosa succede dietro le quinte e perché questa pratica esiste.

Alcol e pancarrè: tutto quello che non ti hanno mai detto (e che dovresti sapere)

Partiamo dal principio: perché mai qualcuno dovrebbe mettere dell’alcol sul pancarrè? La risposta è più semplice di quanto sembri, l’alcol etilico, o etanolo per gli amici, viene usato come un conservante naturale, un modo per tenere lontane quelle fastidiose muffe e quei batteri che amano vivere sulle superfici umide e morbide come quelle del pancarrè.

Pensateci un attimo: il pancarrè è un pane delicato, con una consistenza soffice che si mantiene solo se il prodotto resta fresco. E visto che spesso lo teniamo in dispensa per giorni, a volte settimane, serve un piccolo aiuto per evitare che si rovini prima del tempo.

Alcol e pancarrè: tutto quello che non ti hanno mai detto (e che dovresti sapere)-Royalfarm.it

Dopo la cottura e il raffreddamento, quindi, le fette vengono “spruzzate” con una quantità molto piccola di alcol etilico, che evapora quasi subito, lasciando il pane praticamente senza residui e senza alterarne né il sapore né l’odore.

E se vi state chiedendo se questa cosa sia legale o meno, sappiate che la legge italiana è piuttosto chiara e severa: la quantità di alcol utilizzabile è regolamentata e non deve superare una soglia che garantisce la totale sicurezza per chi mangia il prodotto. Inoltre, se c’è alcol, deve essere scritto in etichetta, così nessuno si ritrova a scoprire la sorpresa all’ultimo momento.

Ma allora, l’alcol etilico è davvero pericoloso? La risposta è no, o meglio, non nelle quantità che si trovano sul pancarrè. Le dosi sono così basse che dovresti mangiarne chili e chili per avvertire qualche effetto. L’etanolo è lo stesso tipo di alcol che si trova nelle bevande alcoliche, solo che qui è usato in quantità infinitesimali e non per farti girare la testa ma per tenere il pane fresco più a lungo.

A cosa prestare attenzione con il pancarrè-Royalfarm.it

Se poi vi piace tostare il pancarrè, buona notizia: l’alcol evapora ancora di più con il calore, quindi potete stare tranquilli.

Non lasciatevi prendere dal panico o dalle catene di messaggi allarmistici che girano sul web, spesso senza basi scientifiche. Il vero nemico della salute non è certo un po’ di alcol sul pancarrè, ma piuttosto un’alimentazione monotona o troppo ricca di prodotti confezionati in generale. Il pancarrè resta un prodotto pratico e sicuro, da usare con parsimonia e con un pizzico di buon senso e senza drammi.

Se amate il pancarrè, potete continuare a gustarlo senza paura, magari accompagnandolo con un po’ di fantasia in cucina e senza farvi prendere da inutili paranoie.

Alessandra Orlacchio

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