Il colore del costume da bagno dei bambini è molto più importante di quanto si pensi: una scelta sbagliata può costare cara. Scopri quali colori è meglio evitare.
Quando si parla di bambini in piscina, si pensa subito a braccioli, salvagenti e a quell’occhiata costante e iperattiva dei genitori che cercano di tenerli costantemente d’occhio. Eppure c’è un dettaglio che quasi nessuno considera, nonostante possa fare una differenza enorme: il colore del costume.
Il costumino scelto magari perché “era carino” o perché “sta bene con l’abbronzatura”, può trasformarsi nel peggior alleato quando il bambino si immerge in acqua. Alcuni colori, infatti, scompaiono letteralmente una volta che toccano la superficie, e il problema è che non stiamo parlando di magia, ma di pura fisica.
La visibilità cambia e, di conseguenza, anche la capacità di intervenire in fretta se qualcosa va storto. Chi l’avrebbe mai detto che il classico costume azzurrino o verdino, tanto grazioso, potesse rendere un bambino praticamente invisibile appena si muove qualche onda?
Quando si guarda in acqua non si ha la stessa chiarezza visiva che si ha nell’aria. Il movimento, i riflessi del sole, perfino una leggera increspatura possono distorcere le immagini e rendere tutto più confuso. A quel punto, se il costume del bambino si fonde con l’ambiente circostante, trovarlo diventa come cercare gli occhiali sul naso.
In alcuni test condotti in piscina e in lago, sono stati messi a confronto costumi di ogni tipo, da quelli super colorati a quelli più neutri, passando per i classici scuri.
Il risultato è stato piuttosto netto: i colori neon come l’arancione e il rosa fluo erano i più facili da individuare, sia sul fondo della piscina che in superficie, mentre colori come il bianco, il grigio, l’azzurro e il verde pallido tendevano a sparire alla vista in pochi secondi, soprattutto sott’acqua.
I colori scuri, tipo blu notte o verde militare, in teoria si vedevano, ma il rischio era di confonderli con ombre o detriti sul fondo, quindi anche in quel caso il beneficio era relativo.
Il costume da solo non può fare miracoli, nessun colore acceso potrà mai sostituire la supervisione attenta di un adulto, ma se c’è un modo per rendere più facile notare un bambino in difficoltà, tanto vale sfruttarlo.
Insomma, la prossima volta che scegli il costume per tuo figlio, prova a chiederti non solo se gli sta bene o se farà impazzire i nonni ma se lo vedresti bene anche da lontano, dentro l’acqua, magari con il sole negli occhi e mille altri bambini che schizzano intorno.
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