Vuoi conservare il profumo e il sapore delle tue erbe aromatiche anche fuori stagione? Ti spiego come farlo in modo semplice ed efficace.
Chi ha un orto, anche piccolo sul balcone sa bene che le erbe aromatiche sono generose, crescono felici, si moltiplicano come se non ci fosse un domani e all’improvviso ti ritrovi con una giungla di foglioline profumate che non riuscirai mai a usare tutte prima che appassiscano. All’inizio le metti dappertutto, nel sugo, nell’insalata, persino nel tè, poi ti arrendi e cominci a chiederti come fare a non sprecarle. La risposta è: basta essiccarle.
Proprio come facevano le nonne, appendendole in cucina vicino al camino. Un metodo semplice, economico e anche soddisfacente, perché ti dà quella sensazione piacevole di star facendo qualcosa di utile e un po’ nostalgico. Però attenzione: non è solo questione di appenderle a testa in giù e dimenticarle lì. Ci sono dei piccoli accorgimenti che fanno la differenza, soprattutto se vuoi conservare davvero tutto il loro profumo.
La prima cosa da sapere è che il momento della raccolta conta parecchio. Le erbe vanno tagliate quando sono al massimo del loro splendore, poco prima della fioritura, perché è lì che concentrano tutti i loro oli essenziali e profumano come non mai. Meglio farlo a metà mattina, quando la rugiada è già evaporata ma il sole non ha ancora iniziato a picchiare forte.
Così si evitano piante stressate e foglie già mezzelese. E poi non bisogna essere troppo voraci: se vuoi che la tua pianta continui a vivere felice, non strapparle via più di un terzo dei rami.
Una volta raccolte, non serve un trattamento da spa, basta scuoterle un po’ per cacciare eventuali inquilini indesiderati, formiche e affini e se proprio sono sporche, puoi dare una sciacquata veloce con acqua fredda. Ma senza esagerare. Asciugale per bene, magari tamponandole con un po’ di carta, perché l’umidità è nemica giurata dell’essiccazione: crea muffe, rovina tutto, addio sogni di gloria.
Poi viene la parte più “creativa”: legare insieme qualche rametto, pochi per volta, non fare mazzi giganteschi e appenderli a testa in giù in un posto tranquillo, arieggiato, lontano dal sole diretto. Una credenza con le ante aperte, un angolo ventilato della cucina o anche un armadio con lo sportello socchiuso possono andare benissimo.
Se vuoi fare il pignolo, puoi infilare i mazzetti in sacchetti di carta bucati: aiutano ad asciugare meglio e proteggono dalla polvere.
Alcune erbe si prestano più di altre: origano, rosmarino, timo, salvia, maggiorana, tutte quelle più coriacee e asciutte danno grandi soddisfazioni. Le più tenere e succose, tipo basilico o menta, invece tendono a perdere aroma e colore. In quel caso meglio optare per il congelamento, magari tritandole e mettendole nei contenitori per il ghiaccio con un filo d’olio. Geniale, no?
Una volta che le foglie sono belle secche, ci vorrà qualche giorno, basta staccarle delicatamente, conservarle intere in barattoli di vetro chiusi bene e tenerli in un angolo buio e fresco. Etichetta e data, se vuoi sentirti super organizzato, e voilà: l’estate in cucina anche quando fuori piove.
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