I cani sono creature strepitose che non smettono mai di sorprenderci, addestrati o no infatti assumono abitudini e comportamenti che spesso per gli umani sono difficili da comprendere, una delle domande che praticamente ogni proprietario di animali si pone è : ” come fa il mio cane a capire quando sto tornando a casa?”
Spesso infatti quando torniamo a casa troviamo il nostro amico a quattro zampe già in attesa dietro la porta che ci aspetta per festeggiare il nostro rientro in casa.
Ma come fa? Percepisce davvero lo scorrere del tempo? Impara gli orari pur non sapendo effettivamente leggere l’orologio? A quanto pare però non si tratta di telepatia né di un istinto casuale e nemmeno di abitudini ripetitive, esiste infatti un’ipotesi ancora più affascinante e a quanto pare scientificamente fondata.
Sembra infatti che i cani percepiscano il tempo mediante l’olfatto, come tutti sanno infatti i cani hanno questo senso molto sviluppato rispetto a quello degli umani e a quanto pare grazie a questo sono in grado di misurare il tempo. Se per l’essere umano il tempo è scandito da numeri e lancette, per il cane il tempo potrebbe avere odore, questa idea cambia radicalmente la prospettiva sulla convivenza tra specie e ci spinge a riconsiderare quella che fino ad ora era vista solo come fedeltà.
Il naso del cane ha circa 300 milioni di sensori ed è considerato un capolavoro biologico, il naso dei cani ha potenza che supera fino a 100.000 volte quello dell’essere umano.
Ma a quanto sembra il suo naso non è adatto solo al riconoscimento degli odori ma nelle ore in cui non siete presenti in casa secondo gli studi il cane lo utilizzerebbe per decodificare il tempo attraverso le molecole di odori che si disperdono nell’ambiente.
Il profumo del proprietario lasciato nell’aria e sugli oggetti si attenua gradualmente e quindi questo porterebbe il cucciolo a comprende e misurare il tempo in base alla densità residua di queste molecole di odori.
Secondo gli ultimi studi infatti sembra che quando l’intensità dell’odore raggiunge una determinata soglia, il cane sembra sapere che l’ora del ritorno del proprietario si sta avvicinando.
Il tempo per i cani quindi non sarebbe un qualcosa di astratto ma una sequenza di segnali molecolari, e questo non è quindi solo utile per seguire piste o riconoscere persone. ma da modo al cane di orientarsi nel mondo anche quando il proprio umano non è presente
Alcuni studi ancora in fase di approfondimento suggeriscono infatti che il cane associa la variazione di odori a specifici eventi ricorrenti, creando così una struttura temporale.
Questa nuova sensazionale competenza sensoriale del quale ancora si stanno approfondendo gli studi rappresenta una frontiera affascinante nella comprensione del comportamento animale e conferma quanto siano sofisticati i cani.
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