Smart Working, se rientri in queste categorie ne hai ancora diritto: cosa sapere e come fare richiesta

Lo Smart Working, o lavoro agile, è una modalità di lavoro subordinato che abbiamo imparato a conoscere soltanto negli ultimi anni. Una modalità che presenta delle novità.

In molti hanno imparato a conoscere le due parole, Smart Working, solo e soltanto in un momento drammatico della nostra storia recente, ad inizio del 2020, quando è scoppiata un’emergenza sanitaria internazionale, la pandemia di COVID-19.

Lavoratore in smart working
Smart Working, se rientri in queste categorie ne hai ancora diritto: cosa sapere e come fare richiesta – royalfarm.it

Da un giorno all’altro tutto è cambiato. E’ cambiata la nostra vita, inclusa la nostra quotidianità fatta di lavoro e relax, famiglia e svago. Da un giorno all’altro il mondo è stato forzatamente rinchiuso dentro le quattro mura delle nostre abitazioni. Scuole, uffici, attività commerciali hanno chiuso cancelli, portoni e saracinesche per ridurre al minimo il rischio del contagio.

In quel momento la vita, e tutto quanto è contenuto al suo interno, è passato attraverso gli smartphone, i tablet e i computer. Studio, lavoro, relazioni hanno avuto, per giorni, settimane e mesi questi mediatori tecnologici. E se i nostri figli hanno imparato a seguire le lezioni a distanza, dalla loro camera, milioni di lavoratori hanno modificato la loro modalità lavorativa. Sono passati, volenti o nolenti, allo Smart Working.

Dopo cinque anni tante cose, non tutte in verità, sono migliorate. L’emergenza sanitaria dovuta alla pandemia è, fortunatamente, un triste ricordo ma in determinati casi lo Smart Working è ancora ben presente in alcuni ambiti lavorativi e riguarda. il più delle volte, una specifica categoria di lavoratori. Per quanto riguarda questa modalità lavorativa il 2025 presenta alcune novità di rilievo.

Per queste categorie cambia lo Smart Working

Come cambia allora l’accesso alla modalità di lavoro denominata Smart Working nel 2025?

Lavoratrice e lavoro agile
Per queste categorie cambia lo Smart Working – royalfarm.it

Nel 2025 i lavoratori fragili possono continuare a lavorare in smart working anche senza la formalità di un accordo individuale. Una regola che, però, vale soltanto nel settore privato. Nel settore pubblico i lavoratori fragili hanno ugualmente diritto al lavoro in modalità Smart Working ma soltanto dopo un preventivo accordo con il responsabile dell’ufficio.

Pertanto i lavoratori fragili che lavorano nel settore privato sanno che è un suo diritto lavorare da casa anche in mancanza di una formale autorizzazione dei loro datori di lavoro. Nel caso in cui venisse negato al lavoratore fragile l’accesso al lavoro agile il lavoratore stesso può fare ricorso perché il rifiuto costituisce una discriminazione diretta rispetto alle norme vigenti in Europa riguardanti i diritti delle persone con disabilità.

Chi rientra nella categoria dei lavoratori fragili? Si definiscono “lavoratori fragili” coloro che in base all’accertamento del medico competente, risultino maggiormente esposti a rischio di contagio da Covid 19 a causa dell’età o dell’immunodepressione scaturita da patologie oncologiche o da terapie salvavita o, comunque, da comorbilità, ovvero la presenza contemporanea di due o più patologie nello stesso paziente.

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