Dietro il nome della piccola Lilibet si nasconde una storia intensa e inaspettata: il racconto di un padre, il principe Harry, che ha vissuto un momento con il fiato sospeso.
Quando si parla di Harry e Meghan ormai sembra che tutto sia già stato detto e raccontato ma ogni tanto spunta fuori un pezzo di verità che riesce ancora a sorprendere e a far riflettere. La nascita della loro seconda figlia, Lilibet, non è stata solo un momento di gioia come tutti immaginiamo davanti a una nuova vita.
Il Duca del Sussex ha deciso di raccontare con parole sincere, dirette, senza filtri quell’ esperienza intensa e carica di tensione, è tornato indietro nel tempo, a quel giorno in ospedale in California quando tutto sembrava andare per il meglio… ma poi Harry ha avuta una paura folle. Ora che Lili ha compiuto quattro anni e si cominciano a vedere le sue foto sorridenti che fanno il giro del web, per Harry valeva la pena ricordare che non sempre è tutto così bello come sembra.
Quel giorno il tempo si è fermato: Harry, la nascita di Lilibet e quel momento che non scorderà mai
Harry non è mai stato una persona che non ama raccontarsi e lo ha dimostrato ancora una volta parlando del giorno in cui è nata Lilibet. Stavolta però niente uniformi da cerimonia, niente fotografi appostati fuori dall’ospedale e soprattutto niente comunicati ufficiali in stile Buckingham Palace. Solo lui, Meghan e una sala parto in California.
Il principe ha voluto essere presente al parto, ha detto che desiderava essere la prima persona che la figlia avrebbe visto aprendo gli occhi. Così si è posizionato accanto al medico, pronto al grande incontro ma a un certo punto quel film ha rischiato di trasformarsi in un incubo.
“La pelle era blu” scrive Harry e a quel punto il cuore gli è finito in gola. “Sta soffocando?” si è chiesto, con uno sguardo veloce a Meghan che probabilmente aveva già capito tutto senza bisogno di parole. Ma non c’era tempo per farsi prendere dal panico. Il medico lo ha guidato, lui ha seguito le istruzioni e in un attimo che sembrava infinito ha preso tra le mani sua figlia. Il silenzio dopo il primo vagito è stato più assordante di qualsiasi urlo e per un istante è sembrato che tutto fosse fermo. Poi finalmente quel suono atteso, quel pianto liberatorio.
Lilibet era lì, tra le sue braccia, viva e presente, e il mondo poteva riprendere a girare. A differenza della nascita di Archie, avvenuta in pieno regime “royal”, quella di Lilibet è stata più intima, più umana se vogliamo. Niente ansia da flash, niente vestiti stirati alla perfezione un secondo dopo il parto. Solo amore, tacos, musica e la famigerata “danza della Baby Mama” improvvisata in ospedale tra una contrazione e l’altra.
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Il nome Lilibet Diana racchiude poi tutta una storia familiare, tra il ricordo della regina Elisabetta e quello dell’amata principessa Diana, in un equilibrio perfetto tra passato e futuro.
Oggi, con i suoi quattro anni appena compiuti, Lilibet cresce lontano dai riflettori costanti della royal family ma dentro una famiglia che, nel bene e nel male, ha deciso di scegliere l’amore prima delle regole. E forse, in fondo, è proprio questo il finale più bello.
