Bere dalle fontanelle pubbliche è una scelta comoda ed ecologica, ma può nascondere qualche insidia. Ecco cosa osservare per non rischiare spiacevoli sorprese.
Quante volte ci capita di cercare una fontanella per dissetarci al volo mentre siamo in giro? È un gesto semplice, gratuito e anche molto più ecologico rispetto al comprare l’ennesima bottiglietta di plastica al bar. Questo gesto parla tanto di sostenibilità e buone abitudini, ma bere dalle fontanelle non è sempre un gesto innocuo.

Prima di abbassarti e avvicinarti al getto d’acqua con la bocca, forse dovresti sapere che non tutte le fontanelle sono uguali. E non tutte offrono acqua che berresti così a cuor leggero se sapessi cosa ci può finire dentro. L’acqua sarà anche controllata, certo, ma il rubinetto da cui esce? Forse è il caso di dare un’occhiata un po’ più attenta prima di bere.
Fontanelle sì, ma con giudizio: la guida per bere in sicurezza senza brutte sorprese
In Italia, l’acqua potabile è una delle più monitorate d’Europa. L’acqua che esce dalle fontanelle pubbliche arriva per la maggior parte dalla stessa rete idrica che alimenta le nostre case. Non arriva da chissà quale sorgente misteriosa né da una cisterna dimenticata nel sottosuolo cittadino. È acqua buona, pulita, trattata secondo regole piuttosto severe.

Il punto però è che tra l’impianto di potabilizzazione e la fontanella in piazza, c’è di mezzo… la fontanella. E qui si apre un piccolo capitolo di sorprese, perché non tutte sono mantenute allo stesso modo. Alcune sono pulite e ben tenute, magari anche belle da vedere, altre invece sembrano uscite da un film post-apocalittico.
Se ti trovi davanti a un beccuccio pieno di ruggine, una struttura incrostata o un getto d’acqua che sembra uscito da un tubo arrugginito, forse è il caso di pensarci due volte. Poi c’è tutta la questione delle microplastiche, che ormai sono ovunque, pure nell’acqua che beviamo, sia in bottiglia che dal rubinetto. Non è il male assoluto, l’OMS ci rassicura (più o meno), ma resta comunque una cosa su cui continuare a fare ricerca.
Per evitare brutte sorprese basta un po’ di buon senso. Se la fontanella è in un parco ben curato o in una zona centrale della città, con ogni probabilità sarà regolarmente controllata. Se invece ti trovi davanti a una struttura che cade a pezzi o che puzza più di un tombino a luglio, magari lascia perdere.
Evita anche di bere attaccando direttamente la bocca al beccuccio, che non è proprio il massimo dell’igiene, soprattutto se ci pensi due secondi e ti immagini quante bocche ci siano passate prima della tua (e non tutte hanno usato il collutorio). Porta con te una borraccia, magari in acciaio o vetro.
Bere dalle fontanelle è un ottimo modo per risparmiare, per rispettare l’ambiente e anche per fare una pausa rigenerante quando sei in giro. Ma farlo con un minimo di attenzione può davvero fare la differenza tra una sorsata fresca e una giornata rovinata. Basta poco: uno sguardo, un po’ di istinto, e magari anche una buona dose di buon senso.