Un pomeriggio tranquillo ha preso una piega inaspettata quando ho trovato un serpente a pochi passi da mio figlio. Dopo lo spavento iniziale, ho scoperto alcuni rimedi pratici per tenere questi ospiti indesiderati fuori dal giardino.
È successo in un attimo, mio figlio stava giocando in giardino quando ho sentito un urlo, di quelli che ti gelano il sangue. Sono corsa fuori, e lì, a pochi centimetri da lui, c’era un serpente. Non era enorme e non mi sembrava neanche pericoloso ma era abbastanza lungo e viscido da farmi passare la voglia di mettere piede in giardino.

Fino a quel momento l’unica cosa che temevo del giardino era l’erba che cresce troppo in fretta e qualche zanzara in estate poi è cambiato tutto. D’impulso ho chiamato subito il nostro giardiniere. Mi ha spiegato che i serpenti, seppur inquietanti, non sono così rari nei giardini di campagna, soprattutto quando trovano il posto giusto per nascondersi e magari anche qualche spuntino.
Il trucco del giardiniere: strategie naturali e intelligenti per dire addio ai serpenti
Noi pensiamo di essere padroni del nostro giardino ma in realtà è la natura a decidere chi ci può entrare, se lasciamo troppi angolini comodi e qualche roditore di passaggio, ecco che il serpente si sente il benvenuto.

La prima cosa che abbiamo fatto è stata fare pulizia, non ci siamo limitati a tagliare l’erba. Abbiamo tolto legna accatastata da mesi, i vecchi vasi rovesciati, una romantica aiuola di erbe aromatiche ormai abbandonata. Il giardiniere mi ha fatto notare che più un giardino è disordinato, più diventa accogliente per certi ospiti da noi indesiderati.
Il giardiniere mi ha fatto notare che la pulizia non basta. Bisogna anche pensare al cibo. Perché i serpenti non vengono solo per fare una passeggiata, seguono i topolini, gli uccellini e tutto ciò che si muove. Da quel giorno ho imparato a tenere il compost sotto controllo, a non lasciare briciole in giro dopo i picnic e a non sottovalutare mai l’istinto di caccia di certi rettili.
Abbiamo anche piantato della menta qua e là, e un po’ di rosmarino, così per bellezza ma anche perché pare che i serpenti non li sopportino. E poi abbiamo recintato l’area giochi con una rete sottile che non si vede nemmeno, ma fa il suo dovere.
Infine, abbiamo seguito un consiglio un po’ bizzarro ma efficace: attirare gli uccelli rapaci. Sì, proprio loro. Con un paio di casette ben piazzate abbiamo visto arrivare civette e gheppi che, a quanto pare, non hanno molta simpatia per i serpenti.
Non servono pozioni magiche o chissà quali prodotti chimici. Basta conoscere un po’ meglio il “nemico”, mettersi nelle sue scarpe e capire che un ambiente ordinato, profumato e vissuto tiene lontani gli ospiti indesiderati. Ora mio figlio può tornare a correre sull’erba e io posso finalmente godermi il caffè in veranda senza l’ansia di vedere sbucare un serpente ogni volta che sento frusciare le foglie.