Re Carlo III e le vicende interne a Buckingham Palace che attirano i curiosi come il miele gli orsi. E le novità, in tal senso, non mancano mai.
Incontri istituzionali che, anche soltanto per pochi attimi, indossano abiti ‘privati’. Succede anche questo all’interno della famiglia reale più importante del mondo.

Per tre giorni, dall’8 al 10 luglio, Londra ha fatto da cornice alla visita di Stato del presidente francese Emmanuel Macron e della Première Dame, Brigitte Macron. Un incontro di rilevante importanza poiché teso a rafforzare ancor più i rapporti tra Gran Bretagna e Francia, tra le altre cose le due ‘sole’ potenze ‘nucleari’ europee.
Anche gli incontri di Stato possono, però, divenire momenti in cui si possono scorgere, intravedere e commentare alcune situazioni in cui ad emergere sono più gli aspetti ‘familiari’ che non quelli canonicamente più ‘istituzionali’. E quando si parla di Royal Family ecco emergere, anzi riemergere, situazioni che rappresentano delle ferite sempre aperte a Buckingham Palace.
In questa specifico caso è il sontuoso Castello di Windsor il teatro del banchetto di Stato in onore della coppia presidenziale francese. Un momento ‘istituzionale’ in cui re Carlo III ha tenuto un discorso ufficiale dove sono emersi ‘anche’ riferimenti espliciti alla sua famiglia. Dove il calore e la freddezza si sono stretti in forte abbraccio.
Re Carlo III ed il suo discorso dedicato a figli e figliastri
Alzandosi in piedi re Carlo III ha iniziato a tessere le lodi del suo primogenito, e futuro re, il principe di Galles William e della principessa Kate Middleton.

Il 76enne sovrano britannico ha lodato la decisione del principe William di scegliere Windsor come residenza di famiglia, una scelta che assume una particolare valenza proprio nei giorni in cui la monarchia britannica ha accolto la coppia presidenziale francese.
“Il castello in cui ci incontriamo stasera fu iniziato dal mio antenato, e vostro connazionale, Guglielmo, Duca di Normandia, nell’anno 1070. Rimane il più antico e il più grande castello abitato del mondo“. Proseguendo il suo discorso di fronte al presidente francese Emmanuel Macron e a sua moglie Brigitte, re Carlo III ha poi aggiunto:
“Quindi è forse piuttosto appropriato che mio figlio, il Principe di Galles, che condivide il cognome del precedente William, abbia fatto di Windsor la sua casa con la sua famiglia, come tanti dei nostri predecessori“. William, sempre William, fortissimamente William verrebbe da dire. E Harry?
Nemmeno una parola del sovrano sul suo secondogenito. Un silenzio, ed un’omissione, assordanti. Per l’autore di Spare soltanto il tacere più rumoroso nonostante il 40enne principe di Sussex abbia teso una mano al padre malato dichiarando alla BBC che “gli piacerebbe molto una riconciliazione“, aggiungendo, però, come il re ancora non gli parli.