Non buttate le ricevute di pagamento dei centri estivi. Le spese si possono scaricare per recuperare fino a 210 euro.
In estate i bambini sono felici perché le scuole sono chiuse, i genitori che lavorano meno perché devono capire come impiegare il tempo dei figli e con chi farli stare durante il giorno. Chi ha i nonni vicini e giovani deve considerarsi fortunato, avrà l’aiuto a portata di mano. Per gli altri genitori la soluzione sono i centri estivi.

Quando entrambi i genitori lavorano nasce il problema del collocamento dei figli dalla chiusura delle scuole. Se piccoli non possono essere certo lasciati a casa da soli. Farli stare con i nonni è sicuramente la soluzione più pratica ed economica ma non tutti hanno questa fortuna. La scelta è tra una baby sitter e un centro estivo.
Questa seconda soluzione è preferibile perché i bambini potranno giocare con i loro coetanei, stare all’aria aperta e svolgere tante attività differenti. Tutto questo ha un costo e anche piuttosto oneroso. Centinaia di euro al mese e l’importo raddoppia quando si hanno due figli. Una spesa che incide notevolmente sul budget familiare ma che in parte si può recuperare.
Come scaricare le spese dei centri estivi nel modello 730
La brutta notizia è che le spese dei centri estivi non si possono scaricare dalle tasse. La normativa ammette la detrazione per le spese d’istruzione e scolastiche come mense, gite e iscrizione a corsi di musica. Tra le spese ammesse anche quelle per lo sport dei figli. Ecco che proprio con riferimento a quest’ultima tipologia di spesa c’è il trucco che permette di recuperare parte dei costi sostenuti per i centri estivi.

Se l’attività viene organizzata da un’associazione sportiva allora la fattura del pagamento si potrà stampare se rilasciata per attività sportiva. La detrazione sarà pari al 19% con tetto massimo di spesa di 210 euro per ogni figlio. I genitori che vogliono risparmiare, dunque, dovranno scegliere per il proprio bambino non un comune centro estivo ma un centro estivo organizzato da un’associazione sportiva dilettantistica.
Ipotizziamo una spesa di 80 euro a settimana e una frequenza di 5 settimane durante l’estate. Il costo totale per i genitori sarà di 400 euro. Ebbene, solo trattandosi di un centro legato ad un’attività sportiva si potranno portare in detrazione 210 euro ottenendo un risparmio di 39,90 euro per ogni figlio a carico. Se il centro estivo è quello comunale, invece, non ci sarà modo di recuperare parte dei 400 euro.