I consigli che devi assolutamente conoscere se vuoi andare in ferie ma hai un gatto come animale domestico.
E’ arrivata l’estate, e per molti padroni di animali arriva anche il problema su come e se viaggiare con il proprio pet. In particolare vediamo cosa succede con i gatti.

I proprietari di gatti lo sanno: questo animale vive la propria casa in modo profondo, essendo molto territoriale, e ciò si traduce in un legame fortissimo che può essere messo in discussione in caso di trasloco o di un viaggio.
Come viaggiare con il proprio gatto senza stress
L’ambiente e il territorio dove vive un gatto, rappresentano una serie di odori e routine al quale è molto legato, e nel momento in cui si deve spostare, la mancanza di questi rituali si tramutano in insicurezze e disagi per l’animale. Lo ha spiegato a Pet Family la dott.ssa Ewa Princi, Consulente esperta in comportamento ed etologia del gatto del Centro di Cultura Felina.

Il primo importante elemento da considerare è la vita, le abitudini e l’età del gatto, poiché alcuni sono più abituati a spostarsi ed altri invece no. L’esperta condivide alcuni consigli su come prepararsi al meglio per viaggiare questa estate con il proprio gatto.
Il trasportino è un elemento fondamentale per lo spostamento dell’animale, ma se non lo conosce, potrebbe essere traumatico arrivare al giorno della partenza e forzarlo a entrare in questo spazio chiuso e piccolo; per questo la dottoressa consiglia di abituarlo già in anticipo, magari mettendo il trasportino aperto in casa e inserire all’interno degli snack premietto o giochi che possano attirare il gatto.
Stesso discorso per gli spostamenti: se si deve affrontare un viaggio lungo, è consigliabile abituare il gatto già con brevi tragitti in macchina, di 10 o 15 minuti. Durante il viaggio, mai lasciarlo uscire libero in auto, ma inserire nel trasportino qualcosa come qualche copertina o indumento che conosce, può farlo viaggiare con odori familiari.
Fare alcune pause durante il viaggio, farlo bere, e all’arrivo aiutarlo a esplorare e conoscere il nuovo posto di vacanza, mettendo sempre ciotole, acqua e oggetti che gli ricordino casa. In caso di segnali chiari di disagio, quali ipersalivazione, vocalizzi continui, urina o feci nel trasportino, aggressività o letargia prolungata, la dottoressa Princi consiglia di lasciare il gatto a casa, ed affidarlo alle cure di una persona che lo possa accudire durante la vostra assenza.
Portare i gatti a passeggio con zaini o passeggini è sempre più diffuso, ma richiede pazienza e rispetto dei tempi dell’animale, poiché non tutti i felini apprezzano l’esterno. È fondamentale abituare il gatto allo zaino in casa per almeno una settimana, per poi iniziare con brevi uscite in giardino, portando sempre un asciugamano per coprire lo zaino in caso di stress da rumori esterni. Lo zaino deve essere sicuro, ben ventilato e confortevole. Durante gli spostamenti in bici, moto o mezzi pubblici, lo zaino va sempre tenuto saldamente al corpo (preferibilmente sul petto) e in auto, bloccato con la cintura di sicurezza, per garantire la massima sicurezza del gatto.