Si possono chiamare semplicemente bonus oppure esser definiti come ‘sostegni’ ma la sostanza non cambia poiché sono aiuti concreti ai redditi medio-bassi.
Se è vero che la macroeconomia sorvola costantemente le nostre teste influenzando in maniera determinante le infinite microeconomie che riguardano famiglie e piccole imprese, è al momento in cui percepiamo stipendi e pensioni che abbiamo il vero polso della situazione.

I relativi importi rappresentano sempre la cartina al tornasole di ciò che sta avvenendo attorno a noi senza che noi ce ne accorgiamo. In un contesto economico-sociale che definire complicato è senza dubbio un eufemismo, quando si annuncia un bonus o sostegno per i redditi medio-bassi la notizia deve essere accolta soltanto con piacere.
Se poi il beneficio va a toccare anche le pensioni ecco che il tutto assume una valenza ancora maggiore poiché da sempre rappresenta un tema delicato ma non sempre regala novità positive al numero sempre crescente di pensionati. Il beneficio in questione riguarda i lavoratori dipendenti ed i pensionati e può toccare la cifra massima di 1.955 euro.
La detrazione di 1.955 euro l’anno è però soltanto una detrazione teorica visto che comunque va rimodulata al reddito da lavoro dipendente o da pensione percepito.
Confermato l’aiuto a lavoratori e pensionati
In verità non si tratta di un nuovo beneficio poiché già presente nella Legge di Bilancio 2024 confermata poi dalla successiva Legge di Bilancio 2025 che ha confermato l’aumento in modo strutturale. Ciò di cui stimo parlando è un beneficio di natura fiscale, ovvero una detrazione IRPEF che riguarda coloro che percepiscono una pensione o sono lavoratori dipendenti. Ma non solo.

La detrazione da lavoro dipendente o da pensione, visto che ha lo stesso importo, è riconosciuta a chi, nel 2024, è rientrato in una delle seguenti categorie:
- essere un lavoratore dipendente a tempo indeterminato;
- essere un lavoratore dipendente a tempo determinato;
- essere un apprendista;
- essere un lavoratore part time;
- essere un tirocinante;
- essere in Naspi;
- percepire la pensione.
Come accennato in precedenza non tutti possono ambire ad una detrazione di 1.955 euro. Soltanto chi ha un reddito fino a 15.000 euro all’anno potrà beneficiare della detrazione massima. Dai 25.001 ai 35.000 euro, invece, scatta un incremento di 65 euro in certe fasce, secondo formule già stabilite. Esiste pertanto una scala che tiene conto della situazione personale.
Veniamo dunque al nocciolo della questione, come ricevere tale rimborso? Si può scegliere di riceverlo direttamente in busta paga o nel cedolino della pensione. In caso contrario si può sempre richiedere l’intera somma con la dichiarazione dei redditi. In questo caso i rimborsi avranno inizio a partire da luglio 2025.